Janis Joplin
Come potete leggere nel suo sito: “That voice -
high, husky, earthy, explosive - remains among the most distinctive and galvanizing in pop history.But Janis
Joplin didn't merely possess a great instrument; she threw herself into every
syllable, testifying from the very core of her being”: la sua voce, acuta, rauca, sgranata, esplosiva, rimane fra le voci
più distinctive e coinvolgenti nella
storia della musica popolare.Ma Janis Joplin non possedeva solo una grande strumento, lei esprimeva
tutta se stessa in ogni sillaba, come testimonianza del suo essere profondo”.In parole
semplici, Janis fu una cantante profondamente viscerale che attinse a piene
mani il suo canto dalla tradizione del blues nero e lo mescolò con la nuova scena del rock
psichedelico americano (in particolare San Francisco e la sua “Summer of love”) nella seconda metà degli anni 60’. Di fatto
Janis fu l’archetipo della “Rock mama singer”.
Divenne
nota come cantante del gruppo Big Brother and the Holding
Company e successivamente per i suoi
lavori da solista. La sua carriera continuò fino alla morte per overdose
all'età di 27 anni. La rivista statunitense Rolling
Stone la pone al 28º posto
della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28º della classifica del 2008 dei
100 cantanti più importanti di tutti i tempi.
Riconosciuta
e ricordata per l'intensità delle sue interpretazioni, nel 1995 è
stata inserita nella Rock and
Roll Hall of Fame e nel 2005 è
stata insignita del Grammy Award alla carriera.
Infanzia e studi
Janis
Joplin nacque a Port Arthur in Texas il 19 gennaio 1943 da
Dorothy East, impiegata in un college,
e Seth Joplin, un ingegnere della Texaco. La Joplin era la maggiore di tre
fratelli, Michael e Laura.
Adolescente
inquieta, ancora molto giovane si avvicinò al blues.
Iniziò a cantare nel coro cittadino e ad ascoltare artisti come Leadbelly, Bessie Smith, Odetta e Big Mama Thornton. Durante la
frequentazione della Thomas Jefferson High School il suo interesse primario era
il disegno e, solo successivamente, iniziò a
cantare blues e folk insieme ad alcuni amici,
accompagnandosi con l'Autoharp nei club di Austin, Beaumont e
dintorni.
Si
diplomò nel 1960 e si iscrisse alla Università del Texas di Austin,
ma non completò mai gli studi. In quel periodo visse in un edificio comunemente
chiamato "The Ghetto" che si trovava al 2812 di Nueces Street. Nel 1965 si iscrisse alla facoltà di Scienze
Sociali presso l'Università di Houston/Lamark con un profitto quasi massimo
nelle prove di esame (99/100).
La carriera
La morte
Il 4 ottobre 1970 Janis
Joplin fu trovata morta nella stanza di un motel di Hollywood: l'esame autoptico ipotizzò
una morte accidentale causata da overdose di eroina.
Fu trovata 18 ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con
fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il corpo era
incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si deduce la mancanza di
qualsiasi riflesso teso a evitare l'ostacolo
Discografia
Joplin
in Concert (1972)
Farewell
Song (1982)
Summertime:
Live in Amsterdam (1996)
Live
at Winterland '68 (1998)
The Woodstock
Experience (2009)
Live
at Carousel Ballroom 1968 (2012)
Live
in Honolulu
Wicked
Woman
La carriera
Il 25
giugno del 1964 , la Joplin e il
futuro chitarrista dei Jefferson
Airplane Jorma Kaukonen registrarono
alcuni standard blues,
dove in sottofondo si può sentire una macchina da scrivere (la moglie di
Kaukonen stava scrivendo, da qui il titolo del bootleg: The Typewriter Tape). Queste session vennero incise con un registratore a bobine mono, e includevano sette brani: Typewriter Talk, Trouble in Mind, Kansas City Blues, Hesitation Blues,Nobody
Knows You When You're Down and Out, Daddy,
Daddy, Daddy e Long Black Train Blues. Altre
registrazioni di quei primi anni si possono trovare nella raccolta Janis, The Early Performances del 1974 e Janis
del 1993, incluse le tracce What Good Can Drinkin' Do, Mary Jane e No
Reason for Livin'.
Dopo
quell'esperienza la Joplin ritornò a Houston per riprendere gli studi, ma nel
1965 fece ritorno in California, dove si esibì come cantante nei locali di
Venice e San Francisco. Ritornata in Texas l’anno successivo per aggregarsi a
un gruppo country & western,
venne presto contattata da un impresario musicale texano trapiantato a San
Francisco, Chet Helms: la formazione californiana
dei Big Brother and the Holding Company era alla ricerca di una vocalist, e Helms la incoraggiò
a farsi avanti. La Joplin ripartì per la California, prese contatto coi Big
Brother e si unì al gruppo di San Francisco. Gli show super coinvolgenti della
band ottennero subito un largo seguito di fan e l’attenzione dell’industria
discografica. Firmarono con la Columbia Records e incisero il primo album dei
debutto nel 1967
Coi Big
Brother and the Holding Company si esibì in diversi concerti effettuati in vari
locali della California, e il giugno del 1967 vide la sua partecipazione al Festival Pop di Monterey, dove si
registrò il trionfo dell'artista che eseguì con personalità un'indimenticabile
versione del brano Ball and
Chain (Big Mama Thornton).
Janis da subito divenne famosa anche per il suo particolare look : occhialini tondi, capelli “aggrovigliati” (frizzed), abiti di chiara foggia Hippie.
Nel 1968 incise Cheap Thrills, secondo album
del gruppo (tra i brani una cover di Summertime di Gershwin e Piece
of My Heart), lavoro che Rolling
Stone colloca al posto 338
nella lista dei 500 album più grandi di sempre e che entrò velocemente nella
classifica Billboard raggiungendo il n. 1 e mantenendo tale
posizione per otto settimane.
Nel 1969 iniziò
la carriera solista e scelse come gruppo d'accompagnamento la Kozmic Blues Band, con il quale
pubblicò l'album I Got Dem Ol'
Kozmic Blues Again Mama! in
cui fa mostra delle proprie qualità di performer (Kozmic Blues, Little Girl Blue, Maybe, Work Me, Lord).
La sua
ricerca e il suo perfezionismo musicale (nella dinamica dell'improvvisazione)
la misero in conflitto con i gruppi musicali con cui si esibiva. Cambiò ancora
gruppo scegliendo la Full-Tilt
Boogie Band: l'album Pearl fu pubblicato postumo nel gennaio 1971 ed
entrò subito in classifica al n. 1 mantenendo tale posizione per 9 settimane.
Il primo singolo tratto dall'album fu Me
and Bobby McGee, che raggiunse il primo posto nella classifica dei singoli Billboard Hot 100 per due settimane, terza in Svizzera,
settima in Austria ed ottava in Germania, seguito da altri brani come Cry Baby, Get It While You Can,Mercedes
Benz, Trust Me e My
Baby.
Condivise
apertamente l'ideale Peace
& Love che caratterizzò
il movimento hippy:
partecipò con altri cantanti e gruppi musicali al Festival di Woodstock e al concerto in memoria di Martin Luther King. Lo stile
emancipato della Joplin fu votato alla difesa dell'uguaglianza fra bianchi e
neri e sostenuto da una particolare ammirazione per la musica delle sue
cantanti blues preferite. Anche per questo, prima della propria morte acquistò
una lapide più dignitosa per la cantante
nera Bessie Smith, deceduta
a seguito di un incidente stradale e non soccorsa subito per via del colore
della sua pelle.
Sempre nel
1969 fu fermata dopo il concerto tenutosi il 17 novembre a Tampa, stato della Florida, schedata e denunciata dalle
forze di polizia con le accuse di disturbo dell'ordine pubblico e linguaggio
volgare e osceno tenuto sul palco, la corte decretò poi in suo favore, in
quanto esercitava la libertà di
espressione.
È lei
la protagonista della canzone di Leonard
Cohen Chelsea Hotel #2,
nella quale il cantautore canadese rievoca una loro fugace storia avvenuta tra
le lenzuola del mitico hotel.
La morte
Il 4 ottobre 1970 Janis
Joplin fu trovata morta nella stanza di un motel di Hollywood: l'esame autoptico ipotizzò
una morte accidentale causata da overdose di eroina.
Fu trovata 18 ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con
fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il corpo era
incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si deduce la mancanza di
qualsiasi riflesso teso a evitare l'ostacolo
Il
corpo dell'artista fu cremato al Westwood
Village Memorial Park Cemetery, e le sue ceneri furono sparse nell'Oceano
Pacifico.
Discografia
Al di
là dei numerosi live e raccolte pubblicati dalla sua morte
ad oggi, Janis Joplin ha lasciato le seguenti incisioni originali:
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